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Polifunzionale a Colloredo di Prato |
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Polifunzionale a Colloredo,
taglio del nastro dopo anni di attesa |
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Dopo anni
d'attesa, sabato
alle 11 sarà
inaugurato il
nuovo centro
polifunzionale
di Colloredo di
Prato, la casa
delle
associazioni
delle frazione
del Comune di
Pasian di Prato.
La struttura
ricavata dalle
sale dell'ex
latteria, sarà
affidata in
comodato alle
associazioni
stesse: la
Filarmonica , l'Afds
locale, il
gruppo alpini,
la pro loco,gli
amatori calcio e
il gruppo
pescatori
sportivi. La
presidenza della
gestione della
struttura sarà
del presidente
pro tempore
della
filarmonica,
Marcello di
Benedetto.
«L'intervento
- spiega
l'assessore ai
lavori pubblici
Remo della Mora
- è fortemente
voluto nella
frazione per
garantire nuovi
spazi e nuove
opportunità alle
realtà presenti.
Il progetto, per
un importo
complessivo di
700 mila euro
(di cui 525 mila
euro, assistito
da contributo
regionale in
conto capitale)
ha dimensioni e
collocazione
simili
all'edificio
esistente, che
ospitava la
vecchia latteria
del paese. In
particolare il
tetto a quattro
falde con manto
in tegole, e il
sistema delle
bucature, hanno
un carattere
"tradizionale"».
L'area verde
esterna, facente
parte della
proprietà
acquisita
dall'amministrazione,
verrà mantenuta
intatta. L'ingresso
principale sarà
posizionato
verso il
parcheggio di
piazza Rodari,
«voluto
espressamente
per dare la
giusta
importanza a
quest'area
pubblica adesso
non
adeguatamente
fruita», afferma
Della Mora. Nel
dettaglio al
piano terra è
stata collocata
la cucina,
quindi a fianco
del blocco scale
e servizi si
realizzerà una
sala riunioni.
La sala
polifunzionale
, con ampia
vetrata sulla
corte interna,
sarà separata
dal blocco
principale da
una parete
scorrevole in
legno.
Il primo
piano ospiterà
la sala prove
per la
filarmonica
locale e un
laboratorio
musicale. Sarà
realizzato anche
un piccolo
terrazzo che
consentirà
l'accesso
esterno e
consentirà di
illuminare
l'angolo sud
ovest della sala
grande con luce
indiretta. Per
garantire una
buona acustica
della sala
principale sono
previsti
opportuni
accorgimenti. La
struttura è
completamente
fruibile anche
dai portatori di
handicap,
infatti rampe
d'accesso,
ascensore e
servizi igienici
consentiranno la
fruizione
completa delle
sale. articolo
tratto dal
Gazzettino 26
Luglio 2006 |
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.Lavori nuovo polifunzionale |
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Demolizione vecchia Latteria
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Oggi, 3
maggio 2006 , alle ore 8.00 , è iniziato il lavoro di
demolizione dell’immobile “Latteria” sito in Colloredo di
Prato Via Asilo. In questo giorno si è conclusa una storia
iniziata l’11 luglio 1919 con la costituzione della Società
Cooperativa per la trasformazione del latte in prodotti
derivati per conto dei soci. Il primo caseificio venne ricavato
presso l’abitazione della famiglia dei “Giòrg”, ora Via di Sotto
n. 44 attorno all’anno 1906, per interessamento del Signor
Antonutti Giuseppe e altri paesani suoi contemporanei Il latte
introitato era di quintali 3 circa al giorno. Nel 1912 circa,
venne trasferita nel caseggiato dei “Matalòn”, ora Via di Sotto,
35 dove si può ancora scorgere sul muro la scritta della ragione
sociale. Il latte giornaliero lavorato era di quintali 6.
L’incremento della produzione di
latte rese necessario costruire un caseificio funzionale. In
questa sede , quella che oggi viene demolita, sono stati ospiti
ben 243 soci, con una media di latte giornaliera introdotto di
quintali 38.
Come ogni attività, nel
conseguire lo scopo prefissato , genera anche storie del vivere
assieme e, naturalmente , in questo caso specifico chissà
quanti episodi sono avvenuti. La cooperativa turnaria è
significativa per comprendere che in questo luogo transitavano
quasi tutte le persone del paese; perciò si può affermare
che la “Latteria” è stata una “ FAMIGLIA GRANDE” .
Il costante mutamento delle
forme di produzione attratte dalla remunerazione, ha indotto
anche questo opificio a cessare l’attività.
La demolizione di questo
immobile potrebbe dare un senso di mestizia qualora non si
avesse a ricostruire, cosa che è appunto in atto. Nella
stessa area verrà edificato un edificio ad uso delle attività
umanitarie, culturali e ricreative. Un caro ricordo alla storia
del passato ; una speranza in una storia che prosegua nello
spirito della precedente: “la
Famiglia”.
Del Forno Pietro
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