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Colloredo di Prato 24 Settembre 2006

Polifunzionale a Colloredo di Prato

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Polifunzionale a Colloredo, taglio del nastro dopo anni di attesa

 
 

 

Dopo anni d'attesa, sabato alle 11 sarà inaugurato il nuovo centro polifunzionale di Colloredo di Prato, la casa delle associazioni delle frazione del Comune di Pasian di Prato. La struttura ricavata dalle sale dell'ex latteria, sarà affidata in comodato alle associazioni stesse: la Filarmonica , l'Afds locale, il gruppo alpini, la pro loco,gli amatori calcio e il gruppo pescatori sportivi. La presidenza della gestione della struttura sarà del presidente pro tempore della filarmonica, Marcello di Benedetto.

«L'intervento - spiega l'assessore ai lavori pubblici Remo della Mora - è fortemente voluto nella frazione per garantire nuovi spazi e nuove opportunità alle realtà presenti. Il progetto, per un importo complessivo di 700 mila euro (di cui 525 mila euro, assistito da contributo regionale in conto capitale) ha dimensioni e collocazione simili all'edificio esistente, che ospitava la vecchia latteria del paese. In particolare il tetto a quattro falde con manto in tegole, e il sistema delle bucature, hanno un carattere "tradizionale"». L'area verde esterna, facente parte della proprietà acquisita dall'amministrazione, verrà mantenuta intatta.

 L'ingresso principale sarà posizionato verso il parcheggio di piazza Rodari, «voluto espressamente per dare la giusta importanza a quest'area pubblica adesso non adeguatamente fruita», afferma Della Mora. Nel dettaglio al piano terra è stata collocata la cucina, quindi a fianco del blocco scale e servizi si realizzerà una sala riunioni. La sala polifunzionale , con ampia vetrata sulla corte interna, sarà separata dal blocco principale da una parete scorrevole in legno.

Il primo piano ospiterà la sala prove per la filarmonica locale e un laboratorio musicale. Sarà realizzato anche un piccolo terrazzo che consentirà l'accesso esterno e consentirà di illuminare l'angolo sud ovest della sala grande con luce indiretta. Per garantire una buona acustica della sala principale sono previsti opportuni accorgimenti. La struttura è completamente fruibile anche dai portatori di handicap, infatti rampe d'accesso, ascensore e servizi igienici consentiranno la fruizione completa delle sale.

articolo tratto dal Gazzettino 26 Luglio 2006 

 
 

 

 
   
 

.Lavori nuovo polifunzionale

 

 


 
 

Demolizione  vecchia Latteria 

 

 

 
 

 
 

Oggi, 3 maggio 2006 , alle ore 8.00 , è iniziato il lavoro di demolizione dell’immobile      “Latteria” sito in Colloredo di Prato Via Asilo.  In questo giorno si è conclusa una  storia  iniziata  l’11 luglio 1919 con la costituzione della Società Cooperativa  per la trasformazione del latte in prodotti derivati per conto dei soci. Il primo caseificio venne ricavato presso l’abitazione della famiglia dei “Giòrg”, ora Via di Sotto n. 44   attorno all’anno 1906, per interessamento  del Signor Antonutti Giuseppe e altri paesani suoi contemporanei  Il latte introitato era di quintali 3 circa al giorno. Nel 1912 circa, venne trasferita nel caseggiato dei “Matalòn”, ora Via di Sotto, 35 dove si può ancora scorgere sul muro la scritta della ragione sociale. Il latte giornaliero lavorato era di quintali 6.

L’incremento della produzione di latte rese necessario costruire un caseificio funzionale. In questa sede , quella che oggi viene demolita, sono stati ospiti ben 243 soci, con una media di latte giornaliera introdotto di quintali 38.

Come ogni attività, nel  conseguire lo scopo prefissato , genera anche storie del vivere assieme e, naturalmente , in questo caso specifico chissà quanti  episodi  sono avvenuti. La cooperativa  turnaria  è significativa per comprendere che  in questo luogo transitavano quasi tutte le persone  del paese; perciò si può affermare  che   la “Latteria”  è stata  una “ FAMIGLIA GRANDE” .

Il costante mutamento  delle forme di produzione  attratte dalla remunerazione, ha  indotto anche questo opificio  a cessare l’attività. 

La demolizione  di questo immobile  potrebbe  dare un senso di mestizia qualora non si avesse  a  ricostruire, cosa  che è appunto in atto. Nella stessa area  verrà edificato un edificio  ad uso delle attività  umanitarie, culturali e ricreative. Un caro ricordo alla storia del passato ; una speranza  in una storia  che prosegua nello spirito della precedente:  “la Famiglia”.

Del Forno Pietro

 

 
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