DOMENICA 10 MAGGIO COMMIATO A DON
DEGANIS CHE LASCIA DOPO 43 ANNI E BENVENUTO A
MONS. ROSSO
Domenica 10
maggio segnerà un momento particolare per i
fedeli di Colloredo di Prato. Quel giorno
infatti don Giovanni Deganis, parroco dal 1966,
passerà ufficialmente le consegne a mons. Angelo
Rosso, al contempo a capo della parrocchia di S.
Caterina.
La Santa
Messa, in programma alle 10.30, sarà presieduta
da don Deganis, assistito dal successore e dal
Vicario generale, mons. Giulio Gherbezza. Questi
porgerà il saluto al parroco uscente,
ringraziandolo per il servizio svolto in 42
anni, poi leggerà il decreto di nomina del nuovo
responsabile, mons. Angelo Rosso, cui
simbolicamente don Deganis consegnerà le chiavi
della chiesa. Dopo il rito, spazio alla festa
aperta a tutti, curata dalla Pro Loco presso la
nuova casa delle associazioni.
Nato a
Rivignano nel 1921, ordinato sacerdote nel 1948,
dopo varie destinazioni (Mortegliano, Rivignano,
Dignano, cappellano a Corno di Rosazzo e Venzone,
pievano ad Alesso di Trasaghis), don Deganis fu
nominato parroco di Colloredo di Prato, ove fece
ingresso l’11 dicembre 1966. Di quel giorno gli
sono cari fra gli altri due particolari:
l’omaggio floreale di un bimbo dell’asilo e
l’intervento al Te Deum pomeridiano
dell’ultraottantenne Niccolò Fasiolo (“sior
Coletto”), “che si distinse – rievoca – per la
sua robusta voce tenorile”. Quale il bilancio di
oltre un quarantennio? “Ho potuto assistere –
racconta don Deganis – e partecipare ad una
grande trasformazione a tutti i livelli. Non
ultimo sul piano religioso: quando arrivai la
chiesa era sempre piena di fedeli a tutte le
funzioni, ora l’afflusso è calato molto, ma i
frequentanti sono consapevoli di avere una parte
attiva e non puramente passiva”. Questo,
continua, si è tradotto, fra gli altri aspetti,
nella presenza di sei ministri straordinari
della Comunione, di un gruppo di giovani che
anima le liturgie, di una cantoria assai
curata”. Non sono mancati gli interventi
concreti della parrocchia, dall’installazione
dell’impianto di riscaldamento in chiesa al
ripristino della gradinata di accesso alla
stessa, dalla ristrutturazione della vecchia
canonica ora sede delle attività parrocchiali al
recupero dell’oratorio, frequentato dai giovani
come dai bambini, solo per citare alcune opere.
Ottimi i rapporti stretti con i sodalizi locali,
sottolinea don Deganis, dai Donatori di sangue
agli Alpini ai Coltivatori diretti e così via,
col fiore all’occhiello rappresentato dalla
Filarmonica. “Devo ammettere candidamente –
confida – di aver molto imparato dai bambini,
specie quando insegnavo la dottrina cristiana”.
Il parroco ringrazia tutti, “soprattutto i
catechisti da cui nacquero altre realtà, dal
Consiglio amministrativo a quello pastorale”. Al
suo successore l’augurio che “abbia a trovare la
collaborazione da me sperimentata”.
Tale
auspicio sta già facendosi realtà, a sentire
mons. Rosso, che dalla fine del luglio 2008,
dati i problemi di salute di don Deganis, ha
svolto di fatto servizio continuativo nel paese.
Nato a
Codroipo nel 1942, mons. Rosso è stato ordinato
sacerdote nel 1965. Fino al 1969 cooperatore a
San Gottardo è diventato poi organista della
cappella metropolitana e cappellano di Pasian di
Prato. E’ stato anche insegnante di organo al
Conservatorio Tomandini. Nel 2004 è stato
nominato parroco di Santa Caterina.
“A Colloredo
di Prato – afferma – ho trovato una comunità
viva con tanti laici disposti a dare una mano.
Il loro impegno in prima persona è necessario,
non per fare un piacere a me (benché io debba
curare due parrocchie), ma per vivere il proprio
battesimo”. Lavorare insieme, questo il
principio ispiratore del nuovo pievano, che
conclude con una battuta:
“Ho un
vantaggio: dico che non so far nulla, allora ho
bisogno della cooperazione, che la gente è
contenta di dare”. |