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Colloredo di Prato 03 settembre 2006

"la farie"

 
     
 

 
 

Al centro del paese, in piazza delle Scuole, è ancora possibile scorgere "la farie" luogo di lavoro del fabbro maniscalco Emilio Del Forno, che risale al 1850 quando suo bisnonno impiantò l'officina.

A testimonianza di questi 135 anni di attività c'è un grande diploma con medaglia d'oro, rilasciato nel 1985 dal Presidente dell'Unione Artigiani del Friuli all'ANTICA BOTTEGA ARTIGIANA che dalla fondazione è condotta  dai successori dell'artigiano fondatore. Documento questo di capitale importanza, conservato con orgoglio  dal  sessantaquattrenne condottiero, quasi a dar fede  che ormai questa attività non ha scampo, destinata, come altre, a cedere il passo al grande progresso tecnologico. I1 fondatore, Michele, nel 1850 avvia l'attività modellando il ferro, ricavandone decorazioni e motivi ornamentali per esterni I1 figlio Francesco continua sulle orme del padre, anche se orientato principalmente nell'attività di armaiolo e di costruttore di serrature e catenacci

I1 patrimonio strutturale e artigianale viene dato in consegna al primogenito di Francesco, Pietro "Traboc" che trova spazio nell'attività di ferratura di carri agricoli in legno e di carrette da passeggio, nella costruzione di macchine per fare la polenta e di ferratura di bovi-ni da lavoro.

I tempi cambiano e l'avvento del cavallo come animale multiuso, porta i due figli di Pietro, Eno ed Emilio alla occupazione primaria della ferratura di cavalli ed equini in genere. A partire dal 1964 il solo Emilio continua con dedizione il mestiere di maniscalco: mestiere antichissimo, risalente al periodo longobardo, e fino a non molti anni fa importante ed indispensabile nella vita dell' uomo. Esso consiste nella ferratura del cavallo al fine di garantire l'integrità dell'orlo plantare e lo zoccolo con lo scopo di mettere l'animale sopra i suoi giusti appiombi e di correggere alcuni difetti e malattie del piede.

Pensiamo ad esempio al lavoro nei campi dove il cavallo era il più importante mezzo di comunicazione e rappresentava un valido ausilio nel lavoro agricolo, o al periodo bellico quando i maniscalchi erano essenziali per la ferratura dei cavalli e muli che allora trasportavano truppe e mezzi di offesa, specialmente in luoghi di difficile accesso.

L'industrializzazione e l'avvento del motore ne determinarono I' inesorabile declino, il sostituito  dall'automobile  sulle strade e dal trattore nel lavoro dei campi, questo animale, che ha accompagnato l'uomo in un lungo periodo di storia, sta pian piano e inesorabilmente  scomparendo. E con lui scompare tutto il mondo ad esso legato, fatto di lavoro e di segreti tramandati di   generazione in generazione, di uomini e di emozioni perdute, che in questo articolo abbiamo cercato parzialmente di descrivere.

Enzo Del Forno 1985

 

 


 
 
 
 

Il maniscalco

 
 


Del Forno Emilio

E con lui scompare tutto il mondo ad esso legato, fatto di lavoro e di segreti tramandati di   generazione in generazione, di uomini e di emozioni perdute, che in questo articolo abbiamo cercato parzialmente di descrivere.

 
 

 

Piazza delle scuole

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