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PASIAN DI PRATO 20 luglio 2009

Ricky non ce l’ha fatta

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RICCARDO RINALDI

di 14 anni

Lo annunciano la mamma Lucia, il papà Claudio, i nonni Paola e Romano, Maria e Redento, gli zii Claudia, Andrea e Gigliola, Bruna, i cugini Michele, Marco, Pierpaolo e Beatrice, insieme a Patrizia con Silvia e Paolo con Chiara e Francesca.
I funerali avranno luogo mercoledì 22 luglio alle ore 17.30 nella chiesa parrocchiale di Plasencis, partendo dall'ospedale civile di Udine.
Si ringraziano la Leonorso Rugby Udine, il liceo scientifico G. Marinelli, e tutte le scuole, le associazioni e le persone che hanno sostenuto il " Capitano " nella sua ultima partita.
Un ringraziamento particolare al Prof. Ferrari del M.D. Anderson di Houston, al Prof. Canzonieri del Cro di Aviano, al Prof. Fasola e al Dottor Minisini della Oncologia di Udine, e i dottori Nocerino e Passone della Oncologia Pediatrica dell'ospedale di Udine per la grande sensibilità e disponibilità dimostrate.
Plasencis, 21 luglio 2009

 

 
  Partecipazioni  
  Il Sindaco, l'Amministrazione Comunale, il Segretario Comunale e i dipendenti del Comune di Pasian di Prato partecipano al lutto del Consigliere Claudio Rinaldi e della sua famiglia per la prematura scomparsa del figlio  
     
 
Mandi
RICCARDO
 
Rimarrai per sempre nei nostri cuori. I tuoi compagni di classe della prima O, del Liceo Marinelli e i loro genitori.
Udine, 21 luglio 2009
Mercoledì 22 Luglio 2009, Gazzettino
Ha commosso tutto il Friuli la drammatica storia di Riccardo Rinaldi, 14 anni, studente al liceo Marinelli e capitano della Under 14 della Leonorso Rugby Udine. Fino all’ultimo, con la stessa determinazione con cui sul campo di gioco affrontava una mischia o andava a meta, ha lottato contro un melanoma. L’altra notte è mancato lasciando nel dolore i genitori Claudio e Lucia D’Antoni, ma anche i tanti parenti, amici e tutti coloro che, pur non avendo mai conosciuto Ricky, avevano aderito a una gara di solidarietà senza precedenti per dargli la possibilità di andare negli Stati Uniti per curarsi. Erano stati raccolti 280mila euro. Una buona parte non è stata utilizzata e i genitori di Riccardo intendono devolverla per aiutare altri bambini.
      Ieri sera, Claudio e Lucia hanno ricevuto un’altra importante testimonianza dell’affetto che li circonda. Oltre duecento persone erano accanto a loro per un momento di preghiera e riflessione. Il rosario, recitato con grande partecipazione, i canti e le letture del parroco e poi i tanti amici di Riccardo che non sono voluti mancare.
      Oggi è il giorno dell’ultimo saluto. Il rito funebre sarà celebrato alle 17.30 nella chiesa parrocchiale di Plasencis, dove Riccardo, originario di Pasian di Prato, risiedeva da diversi anni. Lui, il grande combattente, indosserà la divisa bianconera della Leonorso, la stessa maglia che indosserà anche i suoi compagni di squadra. Gli altri bambini della società sportiva udinese saranno con le magliette rosse della divisa estiva. Sarà una cerimonia molto toccante, durante la quale verranno letti alcuni messaggi arrivati da tutti Italia alla Leonorso e ai genitori. Ci sono centinaia di persone, infatti, che, dopo aver contribuito alla gara di solidarietà lanciata proprio dalla società di rugby, hanno voluto lasciare qualche parola di sostegno alla famiglia e in ricordo di Riccardo
Giovedì 23 Luglio 2009,
Forse è vero, forse Ricky «se ne è andato in maniera garbata e dolce» come hanno ricordato un po’ tutti quelli che dal pulpito, dagli studenti della prima O del Marinella alla società di rugby Leonorso, hanno voluto destinargli un ultimo messaggio. Forse è salito in cielo al fianco di Dio «che lo scelto come angelo di luce vicino a sé», come ha delicatamente spiegato il parroco di San Marco, don Adriano Menazzi. O forse no, Riccardo Rinaldi è ancora qui, nel cuore della moltitudine che in un afoso pomeriggio di luglio ha invaso la piccola Plasencis per stringersi accanto a mamma Lucia e papà Claudio. Persone di tutte le età, ragazzini arrivati chi in motorino, chi in bicicletta, chi portato dai genitori, donne, uomini, tanti giovani atleti di rugby, lo sport di Ricky, o di calcio dilettanti, il mondo che ha imparato ad apprezzare il padre dalle sue cronache.
      La frazione di Mereto si è paralizzata ieri, alle 17.30, quando è arrivata sul sagrato la bara di Riccardo Rinaldi, vinto a 14 anni da un avversario tremendo, col quale aveva voluto ugualmente giocare una partita impari. Ad accoglierlo gli atleti del Leonorso rugby di Udine, la banda musicale orfana del suo flicorno, i compagni di scuola, la gente di Mereto, Basiliano, Pasian di Prato, Udine, il Fvg Gospel Mass choir diretto da Alessandro Pellizzari che già aveva cantato per Ricky nei momenti della speranza partecipando alla straordinaria gara di solidarietà per permettergli le terapie in Texas. E poi sette parroci, quello di Fagagna don Adriano Caneva che ha officiato, quello della vicina San Marco don Adriano Menazzi, di Passons don Renato Zuliani, di Bressa e Campoformido don Giuseppe Pellizzer, di Moruzzo don Armando Marangone e don Paolo Brida dell’Unitalsi, la cellula ecclesiastica che si occupa del trasporto dei malati nei santuari internazionali che poche settimane fa aveva accompagnato Riccardo, mamma Lucia e nonna Paola a Lourdes, in un viaggio affrontato per chiedere forza, ma anche con la segreta speranza di guarigione. Ci sarebbe dovuto essere ancora un parroco, il "suo", quello di Plasencis, don Giovanni Boz, sorpreso dalla tragica notizia in Terrasanta dove martedì ha celebrato una eucaristia per Ricky, trasmettendo da Gerusalemme parole di conforto: «Dio non ha ascoltato le tue e le nostre preghiere, ma ti ha abbracciato».
      È toccato a don Adriano allora, tratteggiare un dipinto da cui emerge un ragazzo eccezionale per forza, coraggio, fede, maturità, intelligenza e forse per questo, ha esortato, anziché cedere al tormento di «domande senza risposte», a non chiedere a Dio «perché ce lo hai tolto, ma ti ringraziamo perché ce lo hai dato. Mandi Ricky, tu restarâs simpri tal nestri cûr».
     
Angelo Miorin

i compagni di  e la gente di Mereto raccolti per l'ultimo saluto
 

 
 

Le sue terapie sostenute da una gara di solidarietà

 
 

Uniti per Riccardo

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Concerti "Uniti per Riccardo" Auditorium "E.Venier" Pasian di Prato sabato 21 MARZO

 
  Riccardo è un ragazzo di Plesencis di Mereto di Tomba di 14 anni al quale è stata diagnosticato un Melanoma che nessuna cura ufficiale è in grado di far regredire Dopo varie visite e colloqui in Italia è all'estero. i genitori sono stati indirizzati verso una clinica privata statunitense Houston (Texas)  la  CLINICA M.D. ANDERSON,

Le spese per tale cura non vengono riconosciute dal dal Servizio Sanitario Italiano perchè trattasi di terapie sperimentali somministrate in strutture private.

Grazie ai vostri contributi, Riccardo è partito sabato 28 febbraio con destinazione Houston (Texas) CLINICA M.D. ANDERSON, insieme ai genitori Lucia e Claudio.

Ringraziamo ancora tutti per la sensibilità che stiamo ricevendo.
La raccolta dei fondi sta procedendo con successo e con cifre già importanti e la solidarietà è fortissima e questa manifestazione di affetto dà una sostegno fortissimo a Riccardo e ai suoi genitori Lucia e Claudio per raggiungere la meta finale

 
 

 

 
  Serata organizzata dalla Protezione civile e dalla filarmonica di Colloredo di Prato hanno partecipato:

Presentatore Ugo Falcone (Radio Spazio 103)

Franco Fanky big Band

Nevio Zaninotto & Copernico Jazz Band

Nosisà

 
  PASIAN DI PRATO 21 MARZO 2009

coloret.it

 


 
 
Le sue terapie sostenute da una gara di solidarietà
 

 

 
 

 
 

appello Riccardo

 
 

La sua battaglia contro la malattia aveva commosso tutto il Friuli, scatenando una vera e propria gara di solidarietà che gli ha anche permesso di volare negli Usa per farsi assistere in un centro privato. Ma nonostante le cure sperimentali a cui è stato sottoposto, Riccardo Rinaldi non ce l’ha fatta. Alle 3 di ieri mattina, a soli 14 anni, il ragazzo di Plasencis che amava il rugby e la matematica si è spento in una stanza del reparto di oncologia pediatrica a causa di un’emorragia celebrale.I soldi raccolti grazie alla generosità dei friulani non andranno sprecati: la famiglia li utilizzerà per sostenere la ricerca e la lotta ai tumori, in particolare quelli dei bambini

 
 

 

 
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