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GRUPPO ANDHIRA |
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In sardo, alla parola ANDHIRA si
associa un concetto errante della vita, una
sorta di nomadismo culturale legato alla
leggenda di una città che si dice sorgesse sulle
coste meridionali della Sardegna, saccheggiata
dei tesori e distrutta dai pirati. I superstiti,
dandosi alla fuga, si sparpagliarono su tutta
l’isola, fermandosi man mano nei villaggi
incontrati lungo il cammino. Ancora oggi, dove
hanno trovato rifugio, gli anziani cantano un
ritornello struggente e malinconico nel quale è
contenuto il nome della città perduta: ANDHIRA.
Il nome ANDHIRA si addice perfettamente a questo
gruppo di artisti per i quali il riferimento ad
un preciso genere musicale sta decisamente
troppo stretto. Il loro concerto intreccia una
singolare elaborazione vocale, ritmica,
timbrica, armonica e melodica, con le musiche e
i testi di De André. I brani, pur restando
fondamentalmente riconoscibili, vengono
“aperti”, indagati, espansi, creando al loro
interno momenti musicali di nuova composizione.
Alle canzoni di De André, si alternano brani del
repertorio originale di Andhira che si ispirano
alla cultura popolare religiosa e laica di
tradizione orale della Sardegna, luogo di
ulteriore incontro con Fabrizio in quanto da lui
scelto come sua seconda terra”. La particolarità
e la bellezza del progetto non è sfuggita alla
Fondazione Fabrizio De André, che ha sostenuto
ANDHIRA fin dai suoi esordi, coinvolgendo il
gruppo in molti eventi da lei stessa realizzati
e patrocinando il loro primo disco, “Sotto
il vento e le vele”. Tornano in Friuli a
seguito dell’enorme impressione suscitata delle
precedenti, altamente emozionanti, esibizioni e
con un repertorio integrato da materiale
originale, tradizionale, nonchè religioso, sulla
venerazione dell’Addolorata |
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