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Don Giuseppe Polentarutti nato a Sauris,
domiciliato ad Ampezzo Carnico fece il suo
ingresso a Colloredo di Prato il 17 aprile 1904.
Ebbe l’immissione in possesso dal Rev.mo
Canonico Mons. Tito Misittini Penitenziere della
S. Metropolitana di Udine. Questo novello
Parroco venne da Zuglio, ove fu
Parroco-Preposito dal 1896 al 1903. Con Bolla
Pontificia 5 settembre 1903 gli è stato
conferito il Beneficio parrocchiale de’ Ss.
Nicolò e Giorgio di Colloredo di Prato .
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Oggi I° settembre fu giorno solenne, anzi una vera festa di Paradiso per
quel piccolo gruppo di case che si chiama
Bonavilla (olim casamatta) cui fu data tre
anni fa per decreto Regio il nome di Bonavilla,
distante due migli e più da Colloredo di Prato
sua parrocchia. Gli abitanti di essa non poteano
tranne le feste frequentare la Chiesa
parrocchiale; ragion per cui col pronto
beneplacito dell’amatissimo Arcivescovo Mons.
Berengo, il saggio e zelante Don Valentino Rizzi
Vicario della Metropolitana di Udine e i suoi
fratelli Domenico e Lorenzo deliberarono di
effettuar l’ardua impresa di erigere a proprie
spese una Chiesetta nella quale, (se pur non si
celebrasse se non di rado la S. Messa) si
raccogliessero almeno i fedeli di Bonavilla a
recitare talvolta il S. Rosario alla Vergine
Immacolata, alla quale si volle dedicata. La
Chiesa coll’aiuto di Dio fu compiuta in
pochissimo tempo con inesprimibile gioia di
tutti. Di belle immagini decorata e specialmente
d’un dipinto dell’Immacolata, lavoro pregiato
per giudizio d’intelligenti artisti. Con un
altarino che potrebbe far nobile figura in una
cappella reale, ieri mattina fu benedetta da
Mons. Leonardo Zucco, e la sera il Rev.mo Don
Francesco Masini con molti sacerdoti inaugurò la
Via Crucis. Non è a dire quanta fu la calca di
popolo dentro e fuori la Chiesa, dai vicini
paesi accorso a questa sacra e straordinaria
funzione, rallegrate da concerti musicali e
fuochi d’artifizio. L’eloquente parola che i due
esimi Ministri di Dio rivolsero al popolo e
specialmente ai pacifici Bonavillesi, resterà
per fermo indelebile scolpita nel cuore di
tutti. Se l’erigere un tempio cattolico in onore
di Dio è un concorrere all’opera più importante
che si possa immaginare chi non dirà degno di
somma lode il Rev.do Rizzi e fratelli, che si
tolsero per così dire, il pane di bocca e non
risparmiavano fatiche per arricchire, nobilitare
e rallegrare la piccola Bonavilla con una
Chiesa, la quale, per essa è quasi un Paradiso
in terra.
Don Francesco Cossaro parroco
28 aprile1912:In occasione della
Visita Pastorale a Passons, S.E. Mons.
Arcivescovo colse il destro per visitare
l’oratorio pubblico di Bonavilla di proprietà
de’ fratelli Rizzi, e non trovò di fare
osservazioni.
Don
Giuseppe Polentarutti parroco
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